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La cura del tuo piercing

Ormai siamo nel 2020, dobbiamo imparare a lasciare andare miti e leggende e usare la consapevolezza per fare la scelta giusta. Negli anni ’90, ti avranno sicuramente consigliato di curare i tuoi piercing con l’acqua ossigenata. Anche la mamma e la nonna, forse, ti avranno spinto ad utilizzarla. Ma se vuoi davvero vedere la tua nuova, piccola ferita guarire, dovrai abbandonare l’uso di questo prodotto.
In breve, l’acqua ossigenata e’ un potente antisettico. Pensiamo ad un giusto utilizzo: ti sara’ capitato, da piccolo, di cadere per terra e sbucciarti il ginocchio. Il suolo e’ di fatto una superficiesporca, piena di batteri, spore e altri microorganismi che, a contatto con una ferita, possono causarci infezioni e altre problematiche. In quel caso, applicavi un po’ di acqua ossigenata sulla ferita.
Qui sta la grande differenza: un piercing, se praticato da un professionista, viene eseguito in un ambiente igienico-sanitario, con precedente pulizia della cute e l’inserimento viene effettuato con un gioiello sterile (non semplicemente disinfettato o pulito). Inoltre, tutti gli attrezzi utilizzati, devono necessariamente essere sterili o monouso.
Pensando alla differenza abissale delle due situazioni, ci rendiamo subito conto di come non potra’ mai essere necessario lo stesso prodotto per trattare i due casi. Nella cura del piercing, il miglior prodotto e’ la soluzione salina sterile. Preciso sterile, perche’ molti ricorrono al metodo casalingo “acqua e sale”, ma anche in questo caso dobbiamo esaminare la sterilita’ del prodotto finale, che e’ chiaramente inesistente.
In conclusione, l’acqua ossigenata e’ troppo aggressiva per il tuo nuovo forellino, e potrebbe causarti diversi problemi, primo tra cui il peggioramento della situazione del tuo piercing.
Fai la scelta giusta.
Betti.


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