A che età si può fare il primo piercing? Serve un genitore o basta una delega?

Un tema che mi sta molto a cuore: il piercing ai minorenni.
So che molti ragazzi sognano di aggiungere un tocco di personalità al proprio stile con un nuovo piercing, e io stessa mi sono avvicinata a questo mondo da giovanissima.
Ma da piercer adulta, oggi sento il dovere di fare chiarezza su questo argomento, con consapevolezza e responsabilità.

Piercing e legge: cosa dice la normativa italiana

In Italia, la normativa è molto chiara:

• Sotto i 14 anni: è consentito solo il piercing ai lobi

• Dai 14 ai 18 anni: è possibile fare altri tipi di piercing, ma solo con un genitore presente fisicamente. Non basta una delega scritta.

Questa regola non è un ostacolo, ma una tutela. Il corpo di un ragazzo è in fase di crescita, e ogni modifica deve essere fatta con grande attenzione. Un piercing è una scelta importante, che coinvolge corpo, identità e autostima.

Puoi trovare qui un esempio di forellini eseguiti troppo presto.

L'importanza della presenza del genitore

Il genitore non è solo un "accompagnatore": è parte attiva della decisione. La sua presenza garantisce che il minore sia supportato in modo consapevole e rispettoso. Un piercing non è solo un gesto estetico: è un segno che rimane nel tempo e deve essere compreso e desiderato, non imposto o improvvisato.

A volte, il desiderio nasce da una moda passeggera o da dinamiche sociali. È normale, ma è importante distinguere un'esigenza autentica da una spinta esterna.

Qui il video dell'esecuzione del primo piercing di Gioiele, il bimbo dell'immagine, previa autorizzazione della mamma.

Le mie regole etiche come piercer

Per quanto mi riguarda:

- Accetto richieste di piercing ai minorenni solo dai 15 anni in su
- Piercing ai lobi: eseguiti dai 7 anni in su, solo con il consenso e la presenza dei genitori
- Mai piercing intimi a minorenni, in nessun caso

Queste scelte non sono solo tecniche, ma etiche. Ogni parte del corpo merita rispetto, ma le zone intime richiedono ancora più attenzione. Il benessere psicologico e fisico dei giovani è per me una priorità assoluta.

No alla pistola: solo strumenti professionali

Una cosa che condanno apertamente è l’uso della pistola per orecchini.
Questo strumento non è adatto per eseguire piercing, neppure ai lobi. Il colpo secco può danneggiare i tessuti, rallentare la guarigione e aumentare il rischio di infezioni. Io utilizzo solo aghi sterili e strumenti sottoposti a processo di sterilizzazione completo, per garantire massima sicurezza.

Qui un altro video che ho dedicato alla tematica che stiamo trattando.

Niente pressione sui minorenni

Un’altra regola fondamentale nel mio studio:
mai forzare un minore a fare qualcosa che non sente.
Il piercing deve essere una scelta autentica, non una risposta a un’influenza esterna o alla volontà di altri. Se un ragazzo o una ragazza arriva da me con un’idea, li ascolto, li guido e, se capisco che non è il momento giusto, lo spiego con calma. Senza farli sentire sbagliati.

Il piercing è una forma di amore verso sé stessi

Ogni modifica del corpo è una forma di espressione.
Ma dev’essere fatta con maturità e rispetto dei tempi personali.
Un piercing lascia un segno, e quel segno deve avere un significato.
Per questo, nel mio lavoro, scelgo di accompagnare i giovani nel loro percorso, ma solo quando sono davvero pronti.

Betti 💓